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Nuova repstrap Plastirobot

Finalmente, dopo diversi mesi di attesa, abbiamo avuto modo di testare la nostra nuova repstrap. Plastirobot e’ simile alla precedente per dimensioni e campo di lavoro, ma adotta nuovi accorgimenti sulla meccanica del robot cartesiano e nell’estrusore. In particolare abbiamo cambiato il meccanismo di trascinamento del filo, abbandonando il sistema di trazione diretta sulla punta per un “Bowden cable” modificato, con un tubo in teflon simile a quello in uso sulle Ultimaker ma con una vite di trazione realizzata in officina. I risultati iniziali sono molto incoraggianti, sia per le velocità di estrusione raggiunte sia per la precisione della deposizione.
Le foto seguenti rappresentano le prime stampe realizzate con la nuova repstrap . La turbina in basso e’ stata realizzata in circa 39 minuti, con una velocità di 120mm/sec per il riempimento e 60mm/sec per il contorno, layer verticale 0.08 mm.

I due contenitori più in basso (un progetto di packaging per lubrificanti e una confezione per profumo) sono stati stampati a velocità più basse, ma con layer di 0.04 mm.

Queste immagini dimostrano chiaramente, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che la tecnologia FDM open source e’ ormai matura anche per un utilizzo professionale. Nel filmato finale qualche altro pezzo in lavorazione sulla nostra PlastiRobot.

6 risposte a “Nuova repstrap Plastirobot

  1. ciao. che elettronica ed estrusore hai usato? sto costruendo una stampante anche io e volevo sapere se eri disponibile per consigli sull’elettronica.
    Grazie

    • L’elettronica è basata su Gen7 1.2, sempre autocostruita, affidabile ma ormai poco espandibile rispetto ad altre soluzioni. Ad esempio non puoi aggiungere un altro estrusore.
      Il firmware è basato su GRBL e ampiamente modificato/adattato perchè vorrei adattare il robot cartesiano ad altri usi (router/laser cut ecc.). L’estrusore è basato su progetto Jhead, realizzato in officina meccanica, ma anche qui ci sarà molto margine di miglioramento, sporattutto per adattarlo alle alte velocità che raggiunge il robot cartesiano

  2. Approfitto per farti un po’ di domande visto che mi sembri molto preparato.
    Che elettronica mi consiglieresti? già assemblata, non ho le capacità per autocostruirla. L’estrusore mi piacerebbe costruirmelo ma non ho un’officina meccanica a disposizione.
    Sopratutto il supporto, non mi piacciono tantissimo quelli in plastica.
    E’ complicato mettere mano sul firmware?

  3. Io consiglierei la Gen7 per quanto riguarda il rapporto prezzo/affidabilità, ma tieni presente che ormai ci sono tantissime soluzioni per l’elettronica. Traumflug è il progettista della serie Gen7 e le incide direttamente sulla sua reprap; io pero’ la mia l’ho realizzata professionalmente. Se rimani su soluzioni AVR (Arduino, Sanguinololu ecc) forse è meglio, per via del fatto che i firmware più attivi al momento (Teacup, Sprinter, Marlin) ci girano tutti. Modificare un firmware significa avere un’esperienza avanzata su sistemi AVR o ARM, non è certo alla portata di chi inizia. Per l’estrusore in effetti converrebbe comprarlo, ce ne sono già parecchi in commercio sulla rete.

    • Un’ultima domanda, è meglio l’estrusore con i due ingranaggi o quello con l’ingranaggio che trascina il filo inserito direttamente sull’albero del motore passo passo?

      • Domanda difficile… in effetti c’è un lungo dibattito sulla questione. Noi utilizziamo il direct drive su un cavo Bowden, ma abbiamo utilizzato anche il rapporto 51:11 che consigliavano per la Mendel. Sinceramente non abbiamo notato differenze notevoli sulla precisione del flusso. Sicuramente il direct drive è più preciso, visto che viene utilizzato su sistemi professionali. Dipende anche dall’elasticità del materiale di stampa.

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